martedì 19 febbraio 2013

cani&gatti

buon pomeriggio.. scusate se non ho pubblicato post da aprile ma ho avuto abbastanza da fare al più presto ritornerò a scrivere altri post.. intanto vi lascio con un bel video che a me è piaciuto molto.. ciaoooooooo a prestoooo!!! :)

domenica 8 aprile 2012

domenica 18 marzo 2012

Sono meglio i cani o i gatti?

All'eterna domanda che contrappone amanti di cani e gatti cerca di rispondere «New Scientist», autorevolissima rivista scientifica inglese, che ha condotto uno studio sulle due specie domestiche che frequentano le nostre case. Il risultato parla chiaro: valutati undici parametri e, messe in relazione le qualità di gatti e cani, ai primi tocca la sconfitta seppur con l'onore delle armi. Andiamo allora a vedere quali parametri sono stati valutati.
cane-e-gattoSarà soddisfatta la tribù di quelli che alla domanda «meglio i gatti o i cani?» non hanno dubbi e raccontano di quanto i secondi siano più fedeli, affettuosi e intelligenti. Meno i «gattofili» che, per correre in difesa dei loro beniamini, arrivano a smontare la ricerca della rivista inglese. Proprio come fa l’etologo italiano Giorgio Celli che di gatti ne ha tre: «Sono animali imparagonabili. Il cane è un animale sociale, il gatto è un solitario. E visto che lo studio mette al centro il loro rapporto con l’uomo, il risultato è scontato». E poi aggiunge: «Se la capacità d’interazione con il “padrone” è prova di maggior valore, io pongo una domanda a quelli di «New Scientist»: è più intelligente chi si fa addestrare, come il cane, o chi invece si rifiuta, come fanno i gatti?».
Ma quali sono i parametri valutati dagli scienziati britannici? Il primo, neanche a dirlo, è la quantità di neuroni in loro possesso. E fin qui i gatti vincono alla grande: 300 milioni, i loro, contro i «pochi» 160 posseduti dai cani.
Il pareggio, però, arriva subito. Se si valuta il «tempo trascorso con l’uomo» non c’è gara. Gli archeologi hanno trovato resti di «cane domestico» che risalgono a 30 mila anni fa, mentre quelli del gatto si aggirano attorno ai 9 mila. Un elemento questo che, secondo gli specialisti, indicherebbe la maggiore propensione dei discendenti del lupo a relazionarsi con l’essere umano.
Terza questione - e qui c’è il sorpasso - è il legame con il padrone. Il cane, dice la ricerca, si sente tanto stretto al suo quanto il gatto alla casa in cui vive. A dimostrarlo un esperimento condotto in laboratorio: il primo allontanato da padroncino o padroncina si comporta come un bimbo diviso dalla mamma. Il rapporto, in pratica, tra animale e uomo è di assoluta dipendenza. Diverso, invece, l’atteggiamento del gatto che non mostrerebbe attaccamento. Va detto che i critici della ricerca mettono in dubbio soprattutto questo punto della valutazione: per il piccolo felino, infatti, è già sufficientemente stressante trovarsi in un territorio estraneo - ostile per lui - appunto, com’è un laboratorio, da riuscire anche a manifestare attaccamento al padrone. Una circostanza questa, piuttosto evidente a chi un gatto ce l’ha, ed è stato costretto a portarlo dal veterinario: sul tavolo d’acciaio, il micio sta piatto con gli occhi sbarrati e le orecchie bassissime. Con la speranza di uscire il prima possibile da quella situazione «infernale», il gatto, più che il padrone, punta direttamente la porta.
Il pareggio arriva inaspettato con il quarto parametro: la popolarità. Secondo recenti studi sono 173 milioni i cani che vivono beati nelle case di padroni che abitano nei paesi a «maggioranza cani» - tra gli altri l’Italia, gli Stati Uniti, la Russia e la Cina - mentre 204 i piccoli felini che stanno in quelli a «maggioranza gatti».
A portare nuovamente in vantaggio i cani la «capacità di comprensione». Tra le razze citate nella ricerca spicca il Border Collie capace di comprendere un vocabolario di 200 parole. Un punto ancora in più, poi, per l’abilità di «problem solving». Una valutazione questa, su cui non concorda Roberto Marchesini, esperto di zoontropologia, che, sull’intelligenza degli animali ha scritto un libro.«I gatti sono gli animali per eccellenza che dedicano le loro giornate a risolvere problemi. Il senso della vita è andare a cacciarsi nei guai per poi uscirne, risolvere enigmi, cercare soluzioni». E poi aggiunge:«A differenza dei cani che, invece, sembrano avere come scopo quello di assecondare il padrone, condividere tempo e spazio con lui, essere coinvolti».
I gatti superano in cani, invece, in «vocalizzazioni». Cioè nell’abilità di usare la voce per comunicare con l’uomo. Addirittura sono capaci - la scoperta è recente - di emettere un suono simile a quello del neonato che agisce a livello subliminare. Due punti in più, se li aggiudicano i felini, per i «supersensi»: hanno 200 milioni di recettori olfattivi (molti meno quelli nei nasi dei cani) e per l’«ecologia»: 0,84 gli ettari di terra necessaria a un cane di media taglia, 0,15 quelli quelli di cui ha bisogno un gatto. Punti preziosi che portano al pareggio: cinque a cinque.
E poi la sconfitta, sei a cinque, con l’ultimo parametro, quello sull’«utilità»: i cani sanno cacciare, fare i pastori, salvare vite umane, Aiutano nell’assistenza e durante le operazioni di polizia. Portarli a spasso è anche una buona soluzione per la salute dell’uomo.
Gara finita. Agli amanti dei felini non resta che consolarsi con l’idea di condividere il pensiero di un nobel della medicina, Konrad Lorenz: «Il gatto è una creatura intelligentissima che non si considera prigioniera dell’uomo, ma stabilisce con lui un rapporto alla pari».

mercoledì 7 marzo 2012

Il mio cane preferito... il BOBTAIL

Le origini del Bobtail non sono ancora molto conosciute, ma molti esperti affermano che derivi da cani da pastore molto simili a questa razza, vissuti molti secoli fa in Inghilterra. Si ritiene che la loro zona di origine coincida con la Contea di Devon e anche con gli Highlands della Scozia; questo spiegherebbe la sua rusticità e l’abbondanza di pelo, date le rigide condizioni climatiche in queste zone. Non può essere considerato un cane del tutto autoctono, poiché si sono riscontrati, nei suoi aspetti morfologici, alcune somiglianze con i “Pastori della Russia” e con i cani da gregge asiatici. C’è anche chi sostiene che tra i suoi progenitori ci siano anche i “Mastini”, importati dai colonizzatori Romani nelle isole inglesi. Il Bobtail esordì per la prima volta ad una esposizione cinofila a Birmingham nel 1873, ma senza ottenere successo. Nel 1888 viene fondato il primo Club, e la razza diventò popolare, specialmente negli Stati Uniti. Il suo nome “Bobtail” significa “coda corta”.

Aspetto generale

Cane di aspetto compatto, mesomorfo mesocefalo. Non è alto sugli arti ed è molto ben rivestito di pelo in tutto il corpo. E’ un cane tarchiato, robusto e muscoloso. La sua espressione esprime intelligenza. La sua testa è molto particolare, perché ha il pelo che arriva a ricoprire gli occhi.

Carattere

Il Bobtail è una razza che conquista simpatie di molte persone, a causa del suo aspetto particolare. E’ un cane che possiede grandi doti di affettuosità. E’ molto allegro e intelligente. Molto docile con i bambini e con le persone che conosce. Da non sottovalutarsi anche le sue capacità di essere un temibile cane da guardia, il quale non da’ scampo ad intrusi nel suo territorio. Utilizzato molto, in diversi paesi, per il suo antico compito di sorvegliare il gregge e guidarlo insieme al pastore. Molto ubbidiente e facilmente addestrabile.
Altezza:
 - maschi da 56 cm ed oltre
 - femmine un po’ inferiore dei maschi
Peso: 30-40 kg


Tronco: piuttosto compatto. Costruito nel quadrato, con torace ampio e profondo e rene dolcemente arcuato e molto vigoroso.
Testa e muso: con cranio ampio e di forma quadrata, ben arrotondato e completamente ricoperto di pelo. Il muso deve essere abbastanza lungo, forte, quadrato e tronco. Ben accentuato lo stop.
Tartufo: sempre di colore nero; deve presentarsi largo e voluminoso.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: abbastanza lungo, arcuato e completamente ricoperto di pelo.
Pelle: aderente al corpo in ogni sua parte.
Occhi: devono essere scuri o gazzuoli.
Orecchie: piccole e portate a piatto sui lati della testa. Ricoperte di pelo.
Arti: ben in appiombo, con buona ossatura. Non devono essere di eccessiva lunghezza. Completamente ricoperti di pelo. Devono avere una buona muscolatura.
Spalla: oblique e si ristringono alle punte. Il cane è più basso alle spalle che al rene.
Muscolatura: ben sviluppata in tutte le parti del corpo.
Coda: ben proporzionata al corpo.
Proporzioni: costruzione nel quadrato.
Colori ammessi: sfumature del grigio, brizzolato, blu, con o senza pezzature bianche.
Difetti più ricorrenti: testa lunga e stretta, mancanze di premolari, misure fuori standard, monorchidismo, criptorchidismo, angolazioni scorrette, testa scorretta, appiombi non dritti, piede lungo, pelo non abbondante, colori fuori standard, tronco allungato, occhio chiaro.

giovedì 1 marzo 2012

Il terranova

D’aspetto maestoso, dolce e salvatore di molte vite umane, il Terranova ha una meritata reputazione di compagno fedele. Probabilmente originari dell’isola di Terranova (Canada), questi cani sono da sempre utilizzati come animali da traino e cani d’acqua per il trasporto di reti da pesca e cime delle navi a riva.
Anche i moderni Terranova amano l’acqua e servono ancora come cani da salvataggio. Questa razza è gentile, intelligente, fedele e affidabile con i bambini e anche adattabile a molti stili di vita.
Non è comunque un cane da prendere alla leggera: richiede molto spazio ed è costoso da mantenere e, come molti cani grandi e attivi, ha bisogno di essere educato ad un comportamento sociale in presenza dell’uomo o può diventare un grosso guaio. Non è molto adatto ai fanatici della pulizia: sbava copiosamente, perde molto pelo e, quando bagnato, porta molta acqua in casa.
È un fantastico cane per famiglie cha hanno spazio e tempo da dedicargli. Il Terranova è dolce, affettuoso e straordinariamente buono con i bambini se cresciuto con loro. La sorveglianza è importante per assicurarsi che i bambini non approfittino della sua indole mite: è bene non lasciare che cerchino di salirgli in groppa, perché questo può danneggiargli la schiena.

Cucciolo di Terranova
E’ poco adatto alla vita d’appartamento necessita di molto spazio e dimovimento. Il suo potenziale padrone dovrà avere una casa grande per ospitarlo. Soffre le alte temperature e il folto pelo (soprattutto se nero) lo rende soggetto ai colpi di calore.
Questa razza è adatta a chi vuole trattare il cane come membro della famiglia e può offrirgli il tempo e la compagnia di cui ha bisogno. Ama essere coinvolto nelle attività familiari ed è l’ideale per chi ha bambini piccoli e vuole un cane affidabile, per quanto fisicamente possente.




  • Taglia: Grande
  • Peso: 45-68 kg
  • Altezza: 66-71 cm
  • Testa: Cranio ampio e massiccio, con muso breve, quadrato, ben delineato
  • Occhi: Piccoli, scuri e infossati, orecchie relativamente piccole, pendenti
  • Corpo: Dorso ampio e diritto, con torace profondo e groppa forte e muscolosa
  • Pelo: Liscio, folto, talvolta ruvido, oleoso
  • Colore: Nero (più frequente), marrone, bianco con macchie nere
  • Coda: Piuttosto folta; quando il cane è a riposo pende verso il basso
  • Carattere: Adattabile, dolce, affidabile

mercoledì 29 febbraio 2012

Citazioni...

Dicono che gli animali non hanno un'anima... bè, io non ci credo. Se avere un'anima significa essere in grado di provare amore, fedeltà e gratitudine, allora gli animali sono migliori di tanti esseri umani.(J. Herriot ) 

 Non si cura di chiedersi se abbiate torto o ragione; non gli interessa se abbiate fortuna o no, se siete ricco o povero, istruito o ignorante, santo o peccatore. Siete il suo compagno e ciò gli basta. Egli sarà accanto a voi per confortarvi, proteggervi e dare, se occorre, per voi, la sua vita. Egli vi sarà fedele nella fortuna come nella miseria. E' il cane!(J.K. Jerome) 
 
 Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato. (Schopenhauer)

martedì 21 febbraio 2012

Il cane LUPO!

Cari fans, oggi vi voglio parlare del cane lupo vi spiegherò tutti i consigli, le cure e il carattere soprattutto!

Carattere 

Cucciolo di 3 mesi
Con il padrone instaura un legame molto forte, fatto di grande fedeltà e rispetto. L'attaccamento al proprietario deriva direttamente dallo spiccato istinto di branco che lo porta a vedere nell'uomo il proprio leader, se quest'ultimo saprà essere un buon leader. Ci vuole molta pazienza e bisogna sapersi imporre con la giusta autorità, il lupo deve sentirsi sicuro e sapere che il suo padrone è il capobranco altrimenti si rischia (soprattutto negli esemplari maschi) un tentativo di scalata gerarchica, che avviene comunque quando il cucciolo deve capire che ruolo ha nel branco, ma che, se non fermata per tempo, può continuare anche in età adulta con spiacevoli conseguenze.
Il rapporto con i bambini è decisamente buono, se il cane è abituato al contatto con i bambini, tanto che si può ben dire che questa razza è una sintesi ideale tra Pastore Tedesco e lupo: il primo infatti spicca per il senso di attaccamento alla famiglia, il secondo per l'istinto di protezione verso i "cuccioli" del branco. Nel complesso è un canide dal grande temperamento, vivace e molto attivo e che ha bisogno di molto movimento. Tuttavia, essendo una razza ancora giovane, alcuni aspetti del carattere sono fortemente variabili da esemplare a esemplare. La testardaggine, comunque, rimane una nota di fondo presente nella stragrande maggioranza dei casi.

Cure 

Una dieta ben equilibrata soprattutto in fase di accrescimento è quanto basta per ottenere un buon soggetto da adulto. Una cosa a cui è bene prestare attenzione sono i colpi di calore durante la stagione calda. In particolare è bene evitare di lasciare il cane chiuso in macchina anche se con i finestrini aperti. Nel caso accadesse, occorre per prima cosa raffreddare il corpo dell'animale e, nel caso lo si ritenga opportuno, contattare il veterinario. Per quanto riguarda il mantello è sufficiente non fargli mancare delle regolari spazzolate.

Consigli 

La razza ha una giovane età, e infatti il Cane Lupo Cecoslovacco vanta una selezione dal livello qualitativo molto variabile, soprattutto in Italia. È sempre bene acquistare un soggetto equilibrato, in tipo, e dall'ascendenza nota e assolutamente affidabile e soprattutto che i genitori siano lastrati ed esenti da displasia dell'anca. Prima di acquistare un cucciolo è fortemente consigliabile visitare più volte l'allevamento (o il privato) che avete scelto: ovviamente osservate attentamente la tana dove è avvenuto il parto e valutate gli spazi, la pulizia, l'eventuale presenza del padre, ecc. ecc. Inoltre, anche se la madre con ogni probabilità risulterà innervosita dalla vostra presenza (a causa della presenza della prole), cercate di valutare attentamente il grado di socializzazione e fiducia che i genitori del cucciolo ripongono nella razza umana: non bisogna guardare solamente il rapporto padrone-cane, ma anche e soprattutto il modo di rapportarsi del cane con tutti, estranei compresi. Genitori diffidenti e mal socializzati, infatti, potrebbero facilmente trasmettere questo modo di relazionarsi anche ai cuccioli durante le prime settimane di vita di questi ultimi, con serissime conseguenze future. Valutate, inoltre, il tipo di lavoro che sta compiendo l'allevatore con i cuccioli. È importante che i cuccioli, fin dai primi giorni di vita, imparino a riconoscere l'odore e la presenza dell'Uomo come un qualcosa di naturale e innocuo per loro. Per fare questo, di solito, gli allevatori passano molto tempo a contatto con i cuccioli e la madre: ci giocano, li prendono in braccio e cose del genere. Oltre all'aspetto estetico, dunque, valutate soprattutto il carattere dei genitori. Tutte queste situazioni sono molto importanti nel caso del cane lupo cecoslovacco, in quanto si tratta in ogni caso di un cane che ha ancora in sé molto del temperamento lupino e non è sempre facile la sua educazione, soprattutto in soggetti poco socializzati. Per questo è consigliabile soprattutto a persone esperte, coscienziose che abbiano molto tempo da dedicargli, che sappiano apprezzarne l'indole davvero particolare e tale da differenziarlo da molti cani che conosciamo oggi. Il suo temperamento richiede un'educazione coerente e ferma e che sappia esaltarne le straordinarie caratteristiche. Prima di acquistarne uno non fermarsi solamente al suo aspetto da "vero lupo" ma informarsi il più possibile per sapere sia i pregi che i difetti. È doveroso rendersi conto che si tratta di cani con un forte attaccamento, che può diventare quasi morboso, verso il proprio padrone umano, ossia il "capo branco". Non è facile meritarsi questa qualifica agli occhi del cane; soprattutto i maschi possono essere più dominanti e ben poco docili. Sono molto espressivi visualmente, retaggio della comunicazione nel branco, e attenti al volto umano e alle nostre diverse posture. Da cuccioli possono distruggere qualsiasi cosa capiti loro sotto tiro in casa: diventano fortemente distruttivi quando si annoiano perché iniziano a scaricare la loro noia sugli oggetti più vari. Sono attratti in maniera a volte un po' irruente dai bambini, anche solo se per gioco: sono comunque cani di grossa taglia ed è bene prestare attenzione alle reazioni del cane quando ci sono bambini nei paraggi. Anche nel più tranquillo spicca la natura selvatica, a volte ulula (specie se sono in coppia o più esemplari) e raramente abbaia. Non ascolta il richiamo del padrone come altre razze di cani. Non è impossibile da tenere in appartamento, a patto che riesca ad avere una piena vita sociale e lo si faccia uscire spesso.