Chiunque possiede un cane vorrebbe che rispondesse perfettamente al
richiamo, che non si distraesse a causa della situazione e che fosse
pronto ad arrivare di corsa non appena sente la voce del suo padrone;
purtroppo spesso le cose non vanno così, e nella realtà molti cani non
vengono mai lasciati liberi perché non rispondono quando vengono
richiamati.
Il controllo del cane è indispensabile per poter affrontare tutte le situazioni, prevedibili od imprevedibili, che possono verificarsi durante la vita quotidiana.
Per controllo totale si intende riuscire ad interrompere tutte le azioni che il cane sta svolgendo in ogni momento, ed avere la sua attenzione per eseguire il comando che subito dopo verrà impartito. Questa condizione è ottenuta molto raramente dai padroni dei cani ed è per questa ragione che spesso sorgono problemi comportamentali difficilmente risolvibili. Un controllo è tanto più efficace, quanto più profondi sono la fiducia ed il rispetto che il cane ha nei confronti del suo padrone. La fiducia ed il rispetto non ci sono dovuti, si devono conquistare sul campo, sono condizioni che nascono e si fissano durante la vita quotidiana con la coerenza comportamentale e la semplicità del linguaggio.
Il controllo del cane è indispensabile per poter affrontare tutte le situazioni, prevedibili od imprevedibili, che possono verificarsi durante la vita quotidiana.
Per controllo totale si intende riuscire ad interrompere tutte le azioni che il cane sta svolgendo in ogni momento, ed avere la sua attenzione per eseguire il comando che subito dopo verrà impartito. Questa condizione è ottenuta molto raramente dai padroni dei cani ed è per questa ragione che spesso sorgono problemi comportamentali difficilmente risolvibili. Un controllo è tanto più efficace, quanto più profondi sono la fiducia ed il rispetto che il cane ha nei confronti del suo padrone. La fiducia ed il rispetto non ci sono dovuti, si devono conquistare sul campo, sono condizioni che nascono e si fissano durante la vita quotidiana con la coerenza comportamentale e la semplicità del linguaggio.

- La relazione cane/conduttore deve essere corretta e funzionale per entrambi.
- Il cane deve essere ben socializzato sia con la specie umana che con i suoi simili.
- Occorre che sia stata effettuata, nella fase sensibile di crescita, una completa esposizione a luoghi, situazioni, rumori ed odori il più possibile diversi, affinché il cane sia abituato a qualsiasi tipo di disturbo ambientale.
L’insegnamento pratico del richiamo va effettuato mediante tecniche
educative che mantengono alta, nel tempo, la motivazione del cane a
ritornare dal proprio conduttore.
Dato che il cane apprende facilmente per associazione, cercheremo di fargli associare il richiamo a qualcosa di estremamente piacevole.
Inizialmente porteremo il nostro amico in un ambiente conosciuto e non troppo ricco di stimoli, evitando luoghi frequentati quotidianamente, come il proprio giardino, ecc..
Per qualche minuto lascialo tranquillo e libero di soddisfare la propria curiosità, quando il cane è impegnato in una azione qualsiasi in cui non ti vede coinvolto, chiamalo per nome con voce invitante, invoglialo a venire da te, puoi usare una parola come "vieni" o altra in tono invitante e non tralasciamo i segnali corporei.
Appena il cane arriva, pronunciamo un "Bravo!" o qualsiasi altro segnale verbale analogo che ci viene spontaneo, e successivamente gratifichiamolo generosamente.
Dato che il cane apprende facilmente per associazione, cercheremo di fargli associare il richiamo a qualcosa di estremamente piacevole.
Inizialmente porteremo il nostro amico in un ambiente conosciuto e non troppo ricco di stimoli, evitando luoghi frequentati quotidianamente, come il proprio giardino, ecc..
Per qualche minuto lascialo tranquillo e libero di soddisfare la propria curiosità, quando il cane è impegnato in una azione qualsiasi in cui non ti vede coinvolto, chiamalo per nome con voce invitante, invoglialo a venire da te, puoi usare una parola come "vieni" o altra in tono invitante e non tralasciamo i segnali corporei.
Appena il cane arriva, pronunciamo un "Bravo!" o qualsiasi altro segnale verbale analogo che ci viene spontaneo, e successivamente gratifichiamolo generosamente.

E’ fondamentale non adescare il cane; non chiamatelo facendogli vedere il premio, così eviterete pericolose dipendenze.
Siccome la motivazione e l’interesse verso di noi devono rimanere
sempre a livelli molto alti, variamo frequentemente il tipo di
gratificazione, pur rimanendo fra quelle più gradite. In tal modo faremo
in modo di non diventare mai prevedibili per il nostro cane. In altre
parole: se impiego sempre come gratificazione il suo cibo preferito,
inevitabilmente col tempo la motivazione sarà destinata a diminuire, e
contemporaneamente il cane saprà cosa aspettarsi da me, quindi in una
situazione molto interessante, come quella ad esempio in cui sono
presenti altri cani, potrebbe scegliere di ignorare del tutto il mio
richiamo. Al contrario, imporre variabilità ai premi, è un fattore che
contribuisce a mantenere la curiosità e la motivazione del cane nei
confronti del proprietario sempre molto alta nel tempo.

Ripetendo quanto si è detto all’inizio riguardo alle associazioni
mentali, vi è anche la possibilità niente affatto remota che il vostro
cane abbia associato il richiamo a qualcosa di poco piacevole. Per
esempio è comune la situazione in cui portate il vostro amico al parco,
lo lasciate libero di giocare con i suoi simili, di annusare ovunque
voglia, come pure di divertirsi cercando palline o altro. Ecco che
infine lo chiamate poiché è giunta l’ora di tornare a casa, E lui a
questo punto che fa? Non viene! In effetti il suo comportamento è
assolutamente coerente e prevedibile, avendo associato il richiamo alla
fine del suo divertimento. Cosa può spingerlo, infatti, a rinunciare a
una situazione altamente motivante come il divertirsi libero nel verde
per passare ad una decisamente meno gratificante come tornarsene via al
guinzaglio? Convincilo a raggiungerti, pronunciando la parola che hai
stabilito con tono autoritario, quando ti ha raggiunto dagli il premio,
gratificalo come con bocconcini o carezze, poi mettigli il guinzaglio,
rinforza con il “bravo e allontanati invitandolo a seguirti,
nel ripetere l'esercizio, di tanto in tanto, lasciamolo libero di
tornare a divertirsi infatti l'esecuzione del comando non deve
assolutamente essere sopportata dal cane ma eseguito con gioia in quanto
necessario e piacevole.
Entro breve tempo il cane avrà una concezione diversa del richiamo, così avremo corretto un’associazione mentale indesiderata.
Entro breve tempo il cane avrà una concezione diversa del richiamo, così avremo corretto un’associazione mentale indesiderata.
Forse avrete già sentito parlare di Belle questo cane Beagle che ha ricevuto una medaglia, per la sua capacità e operosità nell'aiutare il suo padrone e grande amico. Il proprietario di Belle è diabetico e quando lo zucchero scende oltre un certo livello oltre un certo livello nel suo sangue., può essere molto pericoloso. Ma Belle con il suo incredibile olfatto riesce a percepire il pericolo; ed è stata addestrata a portargli soccorso. Così è avvenuto un giorno che il suo padrone è caduto a terra svenuto e che malgrado Belle cercasse di rianimarlo con le sue leccate lui non dava segno di vita. Prontamente Belle con le zampe riuscì ad avvicinare il cellulare e spingere il tasto n° 9 (programmato per il soccorso) così come le era stato insegnato. Arrivò l'ambulanza ed i soccorsi furono tempestivi tanto da salvare la vita a questo signore.
RispondiEliminaBelle ha ricevuto un medaglia in riconoscimento del suo operato. É veramente un Beagle straordinario!!!!!! Ed una volta in più, se ce ne fosse bisogno abbiamo l'opportunità di constatare come il cane sia il più grande amico dell'uomo.
Peccato che questi troppo spesso non se ne rende conto e non ricambi così tanto affetto.